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A. Panzetta, Timo Bortolotti. Un comprimario del Novecento italiano, in: Cassero Collezioni. Timo Bortolotti 1884-1954. Le sculture, i disegni e il fondo documentario dell’artista, a cura di F. Tiripelli, Edifir, Firenze 2017

Dati bibliografici

Autore A. Panzetta
Editore Edifir
Luogo di pubbl. Firenze
Anno di pubbl. 2017

Specifiche

Pagine 232
Lingua Italiano
Contenuti visuali
  • Immagini a colori
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MonografieMusei e fondazioni scultura

Timo Bortolotti. Un comprimario del Novecento italiano

Edifir, Firenze (2017)

in: Cassero Collezioni. Timo Bortolotti 1884-1954. Le sculture, i disegni e il fondo documentario dell’artista, a cura di F. Tiripelli

Questo secondo volume monografico della Collana Cassero Collezioni, che va a comporre il catalogo generale del Museo montevarchino in via di definizione, è dedicato allo scultore Timo Bortolotti. La collezione dell’artista, giunta a Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento per donazione privata – quasi interamente restaurata – è composta da 108 sculture, 192 disegni, oltre 180 documenti fotografici e d’archivio e da un importante fondo emerografico. Scultore apprezzato dai suoi contemporanei e impegnato in eventi espositivi nazionali e internazionali, è autore di intimi ritratti, eleganti e delicati nudi femminili e sculture di genere in terracotta, ma anche di importanti opere pubbliche come il colossale «Cristo Re» di Bienno in Valle Camonica e il «Monumento-Ossario» al Passo del Tonale e il «San Giovanni Bosco» in marmo di Candoglia per il Duomo di Milano. Della Collezione fanno parte alcuni dei suoi capolavori come il gesso «Pescatore al sole» che, presentato al Premio Savoia-Brabante nel 1934 – pur non vincendo il primo prenio – ha ricevuto uno speciale riconoscimento e l’apprezzamento di Oppo e Santagata sulle pagine de «La Vittoria» e il bronzo «La preda», la cui versione in terracotta, ha ottenuto il Premio Savoia-Brabante

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