La donazione di sculture di Sandra e Alberto Alberghini alla Pinacoteca Civica di Pieve di Cento propone una sequenza di ottantasei opere che documentano l’attività dei migliori artisti italiani tra l’avvento del Realismo alla fine degli anni settanta dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, con una significativa appendice dedicata ad alcuni dei maestri del secondo Novecento (Mastroianni, Minguzzi, Fazzini, Messina, Ghermandi, Calvelli, Greco, Sassu, Milani, Tommasi, Conti, Santachiara, Attardi), organizzate in cinque aree geografiche e culturali: un’area piemontese (Tabacchi, Medardo Rosso, Bistolfi, Alloati, Rubino, Tedeschi, Fumagalli, Monti, Ceragioli); un’ampia area lombarda (Colombo, Grandi, Bazzaro, Pellini, Troubetzkoy, Bezzola, Boninsegna, Mazzucchelli, Panzeri, Vedani, Avogadri, Prendoni, Monfrini, Cloza); un’area padana, con artisti emiliano-romagnoli e veneti (Massarenti, Bordini, Drei, Minguzzi, Tomba, De Lotto, Modena); un’area centrale, con scultori toscani, umbri e laziali (Rosignoli, Chilleri, Ciampi, Franceschi, Corsini, Lovatelli) e una significativa area meridionale con personalità campane, calabresi, pugliesi e siciliane (D’Orsi, Gemito, Renda, Parente, Marino, Cifariello De Matteis, Ximenes). Nel volume curato da Alfonso Panzetta, tutte le opere sono accompagnate da una scheda biografico-critica sull’autore e dall’analisi dell’opera a firma di diversi studiosi nazionali specialisti del settore.