Per oltre un secolo considerata dalla critica più autorevole come opera toscana di Giovanni Bandini della seconda metà del XVI secolo, la terracotta del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze, di provenienza ignota, è stata riconosciuta come opera ottocentesca e messa a confronto con l’inedito modello in gesso della metà del XIX firmato da Odoardo Fantacchiotti (1811-1877). Dopo aver ripercorso la consistente fortuna critica ed espositiva dell’opera, l’intervento confuta anche la tradizionale lettura iconografica come busto della Maddalena, rilevandone le palesi incongruenze. Il confronto diretto tra la terracotta fiorentina e il gesso di collezione privata, ha permesso altresì una precisa riflessione sulla tecnica esecutiva e sulla relazione di dipendenza esistente tra le due opere.
A. Panzetta, in “Studi di Scultura. Età moderna e Contemporanea”, 1/2019, Paparo ed., Napoli 2019