Il terzo step di ricognizione e indagine critica che il museo di Montevarchi ha avviato sulla plastica del nostro tempo, sondandone i materiali, le problematiche, i linguaggi e le poetiche, all’interno del progetto regionale “Toscanaincontemporanea2012”, è dedicato a Gabriele Garbolino Rù (Torino, 1974). Emergente scultore torinese formatosi all’Accademia Albertina di Torino, modellatore di grande qualità che traduce le sue creazioni in marmo e fusioni che spaziano dal bronzo – tradizionale medium plastico – all’alluminio, al piombo e alla ghisa, sondando le potenzialità espressive di metalli meno “praticati” per le oggettive difficoltà tecniche di realizzazione, Garbolino Rù espone a “Il Cassero” alcuni lavori recenti all’interno delle sale permanenti. Dopo le significative personali a Modena e ad Agrigento, il confronto e il colloquio tra la scultura del museo e i suoi lavori diviene ora serrato e potentissimo sia per l’impatto visivo, la cui coerenza di modellato con i maestri storici nulla toglie alla sua assoluta contemporaneità, sia per l’originale riflessione sul tema del “ritratto collettivo” e della manifestazione degli stati dell’animo. In quest’ultimo tema – riverbero della condizione di disagio interiore nella quale l’uomo, in quanto tale, convive da sempre – lo scultore, dando ruolo prioritario alle mani sul volto, arriva a far vibrare le corde profonde della nostra sensibilità, senza rinunciare a risultati di assoluta eleganza formale. Catalogo di 32 pagine, corredato da una serie di foto di Bianca Baroni e da un video realizzato da Pierfrancesco Bigazzi e Lorenzo Donnini, con un testo di Veronica Becattini.

Autore | A. Panzetta |
Editore | Aska |
Luogo di pubbl. | Firenze |
Anno di pubbl. | 2013 |
Lingua | Italiano |
Gabriele Garbolino Rù, ritratto multiforme
Aska, Firenze (2013)
A cura di A. Panzetta, catalogo della mostra di Montevarchi